Canti Prima Domenica Di Quaresima Anno A - Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia

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Canti Prima Domenica Di Quaresima Anno A

QUARESIMA
I DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A

Letture del giorno

Prima Lettura: "La creazione dei progenitori e il loro peccato."
Salmo: "Perdonaci, Signore, abbiamo peccato"
Seconda Lettura: "Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia."
Vangelo: "Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato."

Proposta Di Canti dal Repertorio Nazionale

RN 160 - Litanie dei Santi - messale romano (Canto d'ingresso)
RN 4 -   Kyrie, eleison (Atto penitenziale)
RN 15 -  Cristo Signore, gloria e lode a te (Acclamazione al Vangelo)
RN 18 -  Io credo in Dio - Simbolo apostolico (Professione di fede)
RN 19 -  Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (Preghiera universale)
RN 96 - Se tu mi accogli (Presentazione dei doni)
RN 272 - Cosa offrirti (canto per la presentazione dei doni in alternativa) oppure silenzio
Salmo Responsoriale:  (vedi giù)
RN 24 -  Santo (Santo)
RN 30 - Tu ci hai redenti con la tua croce ( Mistero della fede)
RN 31 - Amen! (Amen della dossologia)
RN 33 - Padre nostro (Padre nostro)
RN 36 -  Tuo è il regno (Acclamazione all’embolismo)
RN 38 -  Agnello di Dio (Frazione del pane)
RN 77 - Antifone delle domeniche di Quaresima Anno A  (Canto di Comunione -  le strofe per la I domenica di Quaresima 3, 4, 5)
RN 100 - Ti seguirò (Canto Finale)

N.B.
Il canto finale non è previsto dalla liturgia, ma nemmeno vietato. In questo caso può essere utile durante lo scioglimento dell'assemblea, riprendendo il tema del giorno che invitava il credente a seguire Cristo.

Il Salmo Responsoriale

Audio Salmo Responsoriale
Audio Modulo Salmodico
Spartiti per Organo
Audio per imparare il Salmo -->
Qui troverete gli MP3  e gli spartiti dei salmi delle cinque domeniche di Quaresima. Troverete anche un modulo per cantare la salmodia. L'intervento musicale del salmo responsoriale, durante la Quaresima è insostituibile.  Durante questo tempo la Liturgia della Parola acquista tutta la sua forza e tutta la sua luce.  Il canto del salmo  rende più facile la comprensione della Parola di Dio.  E' necessario trovare un bravo cantore con una bella voce che dia attenzione al testo più che alla persona interprete.

Suggerimenti Per l'Animazione Liturgica

Il Canto d'ingresso
Nella celebrazione di questa domenica non manchino i segni sacramentali che sottolineano l' importanza della nostra conversione per la nostra salvezza. Uno di questi segni potrebbe essere per esempio la processione di ingresso con le litanie dei santi, secondo la melodia del Messale Romano (pag. 1098 - R.N. 160) come suggerito dalla Lettera circolare della Congregazione per il culto Paschalis sollemnitatis (16 gennaio 1988) n. 23. Tuttavia, altre possibili soluzioni come canto introitale possono essere "Chi mi seguirà" (R.N. 79) e "M'invocherà e io l'esaudirò" (R.N. 88).

L'atto penitenziale
Questa Domenica, si potrebbe realizzare l’Atto penitenziale «Pietà di noi, Signore…»,  seconda formula,  come previsto dal Messale Romano a pag. 296.

Il Gloria e l'Alleluia
Durante tutta la Quaresima non si cantano l’Alleluia (OGMR 62 lett. b) e il Gloria (OGMR 53).

La Professione di fede
Si suggerisce di utilizzare il Simbolo degli Apostoli (vedi Messale Romano, pag. 306).
E' preferibile la forma in canto stando attenti che la melodia scelta rispetto il testo e la struttura.
Un esempio di canto può essere “Io Credo in Dio – Simbolo apostolico” (R.N. 18).
Per assemblee meno abituate al canto, si preferisca la composizione salmodica per esempio  “Simbolo degli Apostoli” (P. Impagliatelli).


Note su alcuni canti da fare
E' preferibile cantare l'atto penitenziale, il mistero della fede con la formula indicata per la quaresima e il canto dell'Agnello di Dio (frazione del pane). Per quanto riguarda l'offertorio, un'alternativa per questa domenica può essere Benedetto sei tu, Signore (RN 260) oppure si può "digiunare" anche dalla musica e dal canto con il silenzio.

Il canto "Finale"
Dalle rubriche del Messale, Il canto finale non è previsto, perché l’assemblea è già stata congedata con“… andate in pace” e la celebrazione è terminata.
Cosa fare allora? Si può eseguire un pezzo con l'organo o altri strumenti musicali come sottofondo
per accompagnare festosamente l'uscita dei fedeli dalla chiesa verso le loro case. Allo stesso modo, se vi è un gruppo di canto o un coro, con il medesimo intento, esso può cantare un canto in continuità con il tema del giorno appena trattato. Questi sono solo alcuni motivi che ci hanno portato ad indicare qui i canti "finali" per tutte le domeniche di quaresima.

L'organo e gli altri strumenti musicali
Dall'inizio della quaresima (mercoledì delle ceneri) sino al canto del Gloria nella veglia pasquale, e nelle celebrazioni delle esequie (defunti), il suono dell'organo e degli altri strumenti sia rivolto esclusivamente a sostenere il canto; anche la musica deve esprimere un segno di partecipazione alla quaresima. Fanno eccezione la domenica in Laetare (IV domenica di quaresima), le feste e le solennità. (n. 41 Dal Cerimoniale dei Vescovi).

Il Tema della I Domenica di Quaresima Anno A

Riconciliazione a partire dalla vittoria sul peccato

Gesù va a cercare il tentatore nel deserto, per sconfiggerlo

Nella Quaresima non è l’uomo che torna a Dio, per riconciliarsi con lui, ma Dio che va incontro, va a cercare l’uomo, per offrirgli possibilità di riconciliazione. Per comprendere quello che sembra un paradosso, occorre riferirsi a Gesù stesso, così come ci è presentato dai testi biblici della Quaresima dell’anno A.
Gesù sceglie di andare nel deserto. La sua ricerca dell’uomo peccatore comincia in modo paradossale: isolandosi dalla comunità. C’è una ragione profonda per questo. Il deserto è il luogo che non dovrebbe esserci: è il “caos” che si contrappone al “kosmos” creato e voluto da Dio. In termini biblici: il posto dell’uomo sarebbe il “giardino di Eden”, dove Dio lo aveva collocato, ricavando come un’oasi in mezzo al mondo inospitale. Il peccato ha comportato un uscire dal giardino, essere di nuovo gettati nel deserto. In termini più esperienziali: il peccato è allontanamento da Dio: il mondo bello e buono che egli desidera per l’umanità si rivela un deserto pieno di insidie, perché lontano da lui si trova solo morte e desolazione.
La rigenerazione dell’umanità, in termini biblici, deve necessariamente passare attraverso il deserto, riconciliandosi con la frattura originaria: altrimenti, si creano “paradisi artificiali”, parziali, illusioni di salvezza per alcuni, pagati al prezzo della schiavitù di altri. L’Egitto e l’Esodo sono le immagini bibliche dell’illusione di salvezza, che genera schiavitù, e della proposta di libertà, che passa attraverso il deserto: sappiamo però che il popolo non ha resistito, neppure Mosè è entrato nella terra promessa. Ecco perché Gesù sceglie di andare lì dove l’uomo non sopporta di stare: nella solitudine, nella tentazione, nella prova; e così il deserto può diventare luogo di una nuova creazione, dove gli angeli tornano a servire e circondare l’uomo.
Nei suoi quaranta giorni Gesù affronta la fame, la paura, la tentazione del potere e dell’idolatria, a cui continuamente l’uomo cede; così egli comincia a cercare la pecorella smarrita: come più tardi avverrà con la croce, egli sta dove noi non abbiamo il coraggio di rimanere e viene a cercarci fin nel profondo della nostra desolazione.
Articolo estratto da: chiesacattolica.it
 
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