Canti Quarta Domenica Di Quaresima Anno A - Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia

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Canti Quarta Domenica Di Quaresima Anno A

QUARESIMA
IV DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A

Letture del giorno

Prima Lettura: "Davide è consacrato con l'unzione re d'Israele"
Salmo: "Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla"
Seconda Lettura: "Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà"
Vangelo: "Andò, si lavò e tornò che ci vedeva"

Proposta Di Canti dal Repertorio Nazionale

RN 84 - Grandi e mirabili le tue opere -strofa della IV Domenica (Canto d'Igresso)
RN 4 -   Kyrie, eleison (Atto penitenziale)
RN 15 -  Cristo Signore, gloria e lode a te (Acclamazione al Vangelo)
RN 18 -  Io credo in Dio - Simbolo apostolico (Professione di fede)
RN 19 -  Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (Preghiera universale)
RN 80 - Dolce Signore (Offertorio)
Salmo Responsoriale:  (vedi giù)
RN 24 -  Santo (Santo)
RN 30 - Tu ci hai redenti con la tua croce ( Mistero della fede)
RN 31 - Amen! (Amen della dossologia)
RN 33 - Padre nostro (Padre nostro)
RN 36 -  Tuo è il regno (Acclamazione all’embolismo)
RN 38 -  Agnello di Dio (Frazione del pane)
RN 77 - Antifone delle domeniche di Quaresima Anno A  (Canto di Comunione -  le strofe per la IV domenica di Quaresima)
RN 99 - Sole tu sei di giustizia (Finale)

Il Salmo Responsoriale

Audio Salmo Responsoriale
Audio Modulo Salmodico
Spartiti per Organo
Audio per imparare il Salmo -->

Suggerimenti Per l'Animazione Liturgica

Il Canto d'ingresso
Altre possibili soluzioni come canto introitale possono essere "Chi mi seguirà" (R.N. 79) oppure
O Dio tu sei il mio Dio (RN 89)

Il Gloria e l'Alleluia
Durante tutta la Quaresima non si cantano l’Alleluia (OGMR 62 lett. b) e il Gloria (OGMR 53).

La Professione di fede
Si suggerisce di utilizzare il Simbolo degli Apostoli (vedi Messale Romano, pag. 306).
E' preferibile la forma in canto stando attenti che la melodia scelta rispetto il testo e la struttura.
Un esempio di canto può essere “Io Credo in Dio – Simbolo apostolico” (R.N. 18).
Per assemblee meno abituate al canto, si preferisca la composizione salmodica per esempio “Simbolo degli Apostoli” (P. Impagliatelli).

Note su alcuni canti da fare
E' preferibile cantare l'atto penitenziale, il mistero della fede con la formula indicata per la quaresima e il canto dell'Agnello di Dio (frazione del pane). Per quanto riguarda l'offertorio, un'alternativa per questa domenica può essere Se tu mi accogli (RN 96) oppure si può "digiunare" anche dalla musica e dal canto con il silenzio.

Il canto "Finale"
Dalle rubriche del Messale, Il canto finale non è previsto, perché l’assemblea è già stata congedata con“… andate in pace” e la celebrazione è terminata.
Cosa fare allora? Si può eseguire un pezzo con l'organo o altri strumenti musicali come sottofondo
per accompagnare festosamente l'uscita dei fedeli dalla chiesa verso le loro case. Allo stesso modo, se vi è un gruppo di canto o un coro, con il medesimo intento, esso può cantare un canto in continuità con il tema del giorno appena trattato. Questi sono solo alcuni motivi che ci hanno portato ad indicare qui i canti "finali" per tutte le domeniche di quaresima.

L'organo e gli altri strumenti musicali
Dall'inizio della quaresima (mercoledì delle ceneri) sino al canto del Gloria nella veglia pasquale, e nelle celebrazioni delle esequie (defunti), il suono dell'organo e degli altri strumenti sia rivolto esclusivamente a sostenere il canto; anche la musica deve esprimere un segno di partecipazione alla quaresima. Fanno eccezione la domenica in Laetare (IV domenica di quaresima), le feste e le solennità. (n. 41 Dal Cerimoniale dei Vescovi).

Il Tema della IV Domenica di Quaresima Anno A

Riconciliazione che porta dalle tenebre alla luce

Gesù sanando il cieco nato fa sorgere in lui la luce della fede

Il cieco nato è considerato un peccatore colpevole, o il frutto del peccato dei suoi genitori: così pensano i discepoli, che chiedono conferma a Gesù. In realtà la condizione di colpevolezza, di “tenebra” in cui si dibatte l’umanità peccatrice è molto più profonda. Andando a cercare il cieco, restituendogli la vista, Gesù mostra il cammino di rigenerazione che tutti sono chiamati a compiere: è una nuova creazione, come indica il gesto di impastare il fango, e di far rinascere dall’acqua.
Tuttavia la guarigione suscita un dibattito: c’è chi non sente di aver bisogno di essere illuminato. C’è chi contesta l’autorità di Gesù. Il rinnovamento dell’umanità comincia da un povero mendicante, non rispetta l’ordine sociale del potere, della conoscenza, delle possibilità economiche... per i nemici di Gesù si generano inquietudine e paura. Nel dibattito emergono i veri ciechi, immersi nelle tenebre, impossibilitati ad uscire dalla loro oscurità, ad aprirsi alla luce di Cristo. Coloro che credevano di vedere, sono smascherati; solo il cieco nato percorre fino in fondo la via della guarigione, accogliendo Cristo luce del mondo.
Articolo estratto da: chiesacattolica.it
 
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