Notte di Luce: Testo, Spartito e Accordi - Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia

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Notte di Luce: Testo, Spartito e Accordi

NATALE
1. Notte di luce, colma è l’attesa!
Notte di speranza: vieni, Gesù!
Verbo del Padre, vesti il silenzio.

Rit. Sia gloria nei cieli,
sia pace quaggiù!

2. Alba di pace, Regno che irrompe!
Alba di perdono: vieni, Gesù!
Santo di Dio, vesti il peccato.

3. Giorno d’amore, nuova alleanza!
Giorno di salvezza: vieni, Gesù!
Sposo fedele, vesti la carne.

Cosa dice il Testo del Canto

Il Testo
In forma poetica il testo offre lo spunto per meditare il Natale invitando alla contemplazione e alla
partecipazione. Le tre strofe sono perfettamente simmetriche: “notte di luce”, “alba di pace”,
“giorno d’amore” dove risulta facile ritrovare le ‘tre messe’ di Natale, ma non solo. Ma soprattutto
un progressivo aprirsi del mistero, che si svela col crescere della luminosità.
La solennità dell’Epifania ci parla di luce, della luce che sorge ad Oriente e che irrompe ovunque
con il suo splendore. «I Magi sono i rappresentanti di tutta l’umanità: ciò che essi trovano lo
ottengono per tutta l’umanità» (S. Leone Magno). Al centro della solennità c’è il mistero
dell’Incarnazione nel suo valore universale.
“Attesa-speranza”, “Regno-perdono”, “alleanza-salvezza”: tutti i grandi e profondi desideri
dell’umanità sono detti con parole essenziali, ma preceduti da altrettanto grandi valori biblici: Dio si offre a noi.
Più denso, invece, il modo di chiamare Gesù: “Verbo”, “Santo”, “Sposo”, che viene a “vestire”
(incarnare) “il silenzio”, “il peccato”, “la carne”, vie obbligate verso la piena redenzione dell’uomo.
Articolo estratto da: chiesacattolica.it

Note per l'Esecuzione

Un bel canto per la notte di Natale e per le altre solennità del tempo: melodia serena e di presa
immediata, abile giuntura di incisi e cadenze familiari. È un inno con ritornello. La melodia è
costruita in modo essenziale con due brevi progressioni presenti nella strofa che aprono ad un
ritornello anch’esso diviso in due parti che si ripetono e che riescono bene ad esprimere una gioia
che prende subito il cuore.
Estratto dal sito: chiesacattolica.it

Note per L'utilizzo

La struttura innodica, la ritmica chiara e semplice lo rende particolarmente indicato come canto di
ingresso o anche come canto di comunione per il tempo di Natale.
La sua esecuzione sia improntata alla massima semplicità e trasparenza, senza caricare né la parte
vocale né la strumentazione. Essenziale è il dialogo fra soli o coro, e tutti: l’assemblea canterà
facilmente il terzo e quarto verso di ogni strofa, e poi l’invocazione finale, quasi un ritornello.
È bene ricordarsi che la liturgia è la permanente epifania del Signore e della Chiesa, quindi occorre
porre la giusta cura nella declamazione del testo affinché si manifesti grande solennità, come anche
la giusta tensione emotiva al fine di trasmettere il giusto atteggiamento adorante, come quello dei
Magi. Nulla deve essere oggetto di distrazione e superficialità.
Estratto dal sito: chiesacattolica.it
Note sul Canto
Notte di luce (RN 70)
Testo: F. Rainoldi
Musica: J. Akepsimas
Fonte: Edizioni LDC
Uso: Ingresso, Comunione, Liturgia delle Ore
Forma musicale: inno e ritornello

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